Peso specifico (ottone fuso) 8.48; temperatura di fusione
1015°C.
L’ottone è una lega di rame e zinco che presenta una durezza
maggiore di quella del rame. Malleabile, con un punto di fusione meno elevato
del rame, si lavora molto bene e resiste più del rame agli agenti atmosferici.
Storia
In antico era improbabile che si producesse ottone dalla
fusione di rame e zinco dato che lo zinco ha un punto di fusione più basso
rispetto al rame, per cui la maggior parte dello zinco tende ad evaporare. Solo
con le tecniche moderne si è potuto ottenere questa lega per fusione.
Il sistema che si adoperava in antico era la cementazione,
sin dalla fine del I millennio a.C., impiegando direttamente i minerali
zinciferi.
Il procedimento consisteva nel porre in un crogiolo chiuso
carbonato (calamina) od ossido di zinco e rame macinati, insieme a polvere di
carbone.
Riscaldando il tutto ad una temperatura fra i 917°(ebollizione dello zinco) e i 1083°(fusione
del rame) si ottenevano vapori di zinco che diffondendosi nel rame davano l’ottone
con una percentuale di zinco del 28% circa.
La diffusione dell’ottone (chiamato “oricalco”) avvenne solo
intorno al II – I sec. a.C., benché uno dei pezzi più
antichi trovato a Ugarit risalga al XIII sec. a.C.
Con la caduta dell’impero romano l’ottone mantenne la sua
diffusione anzi sostituendo il bronzo dato che si persero le province
produttrici di stagno.
Durante il periodo medievale, soprattutto con i Carolingi, l’ottone
mantenne la sua diffusione soprattutto per gli apparati decorativi liturgici.
Impieghi
In età moderna e contemporanea l’ottone ha trovato larga
applicazione nell’industria con particolari varianti nella composizione della
lega a secondo dei suoi usi.
È largamente utilizzato nella produzione di valvole e
rubinetti.
Vengono prodotti ottoni speciali (al piombo, alluminio,
ferro) per specifiche lavorazioni.
- L. Mugnani
"Manuale pratico di fonderia" (Milano, 1928)
- ICCROM "Ancient metals – Metaux anciens" (Roma, 1980)
- C. Giardino
"I metalli nel mondo antico" (Bari, 1998).
BRASS
Specific gravity (cast brass) 8.48; melting temperature 1015
° C.
Brass is a copper and zinc alloy that has a higher hardness
than that of copper. Malleable, with a lower melting point than copper, it
works very well and is more resistant to atmospheric agents than copper.
History
In ancient times it was unlikely that brass was produced
from the fusion of copper and zinc since zinc has a lower melting point than
copper, so most of the zinc tends to evaporate. Only with modern techniques has
it been possible to obtain this alloy by casting.
The system that was used in ancient times was cementing,
since the end of the first millennium BC, directly using zinc minerals.
The procedure consisted of placing ground carbonate (calamine)
or zinc oxide and ground copper in a closed crucible, together with coal dust.
By heating everything to a temperature between 917 ° (zinc
boiling) and 1083 ° (copper melting), zinc vapors were obtained which spreading
in the copper gave brass with a zinc percentage of about 28%.
The diffusion of brass (called "orichalcum")
occurred only around the II - I century. BC, although one of the oldest pieces
found in Ugarit dates back to the thirteenth century. B.C.
With the fall of the Roman Empire, brass maintained its
diffusion, even replacing bronze, as tin producing provinces were lost.
During the medieval period, especially with the
Carolingians, brass maintained its diffusion especially for the liturgical
decorative systems.
Loans
In modern and contemporary times, brass has found wide
application in industry with particular variations in the composition of the
alloy according to its uses.
It is widely used in the production of valves and taps.
Special brasses (lead, aluminum, iron) are produced for specific
processes.